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IL MIELE

IL MIELE

Il miele è il prodotto finale che le api domestiche elaborano nel loro apparato digerente a partire dal nettare dei fiori: questo viene trasformato e arricchito con diverse sostanze ed enzimi provenienti dal corpo delle api, deposto nei favi e fatto maturare.
Se il nettare proviene prevalentemente da una specie vegetale (acacia, eucalipto, castagno ecc), il miele viene definito “monoflora”; se invece il nettare proviene da più specie vegetali (in genere fiori di campo), il miele viene definito “millefiori”.

Il miele è composto per circa l’80% da zuccheri (principalmente glucosio e fruttosio) e per circa il 18% di acqua, che rappresentano in peso le componenti maggiori.
Uno 0,5% spetta alle proteine e agli amminoacidi liberi e si caratterizza per un’estrema ricchezza e varietà di minerali di cui l’organismo ha bisogno in piccole quantità.

PROPRIETA’ SALUTISTICHE

qualche cucchiaino-cucchiaio al giorno, ma continuo nel tempo, sembra dare benefici salutistici.

• Per la sua ricchezza in sostanze antiossidanti, può essere d’aiuto e complemento alle difese naturali dell’organismo nel processo “difensivo” contro un’eccessiva produzione di radicali liberi. In linea di massima, la capacità antiossidante del miele sembra crescere in relazione al suo colore: tonalità scure (castagno, melata, grano saraceno) hanno una maggiore capacità antiossidante rispetto a quelle più chiare (acacia, millefiori).
• Possiede proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche, è in grado infatti sia di uccidere i batteri che di impedirne la crescita.
• La presenza dei falvonoidi e in particolare Galangina, Camferolo e Quercitina conferisce al miele sia capacità antinfiammatorie (il primo) che proprietà antiulcerose (gli altri due).
• Il miele svolge un’azione contro l’Helicobacter pylori, portando benefici nelle ulcere peptiche e nelle gastriti. Grazie alla presenza di particolari zuccheri, il più attivo dei quali è il panosio, sembra svolgere nell’intestino un’efficace azione prebiotica per la crescita dei bifidobatteri e dei lattobacilli. Infine sembra essere di una certa utilità nel ridurre la durata delle diarree di origine batterica nei bambini.
• Rispetto ad altri alimenti che vengono utilizzati per il loro potere dolcificante, il miele ha un più basso indice glicemico; in generale il suo consumo provoca una risposta metabolica più favorevole rispetto al consumo di una pari quantità di glucosio o di zucchero bianco (in termini di risposta insulinemica e di aumento di glucosio nel sangue).

Il linea generale, è probabile che il miele non provochi la comparsa di carie in maniera così pronunciata come altri dolcificanti e anzi, in alcuni casi, grazie alla sua attività antibatterica potrebbe avere un effetto protettivo.

(Photo by Alexander Mils on Unsplash)

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